Vittorio Sgarbi ha influenzato la critica d'arte attraverso mostre curate per la Biennale di Venezia e Telemusica, promuovendo artisti emergenti e rivedendo icone come Raffaello. La sua influenza si estende ai media, coinvolgendo il pubblico su temi come il restauro conservativo e la fruizione museale.

Vittorio Sgarbi ha servito come deputato e sottosegretario alla cultura, con incarichi in governi Berlusconi. Il suo ruolo politico include campagne per la tutela dei beni culturali, come la riforma del Ministero dei Beni Culturali, spesso associata a controversie per dichiarazioni provocatorie.